Esasperati, avete alzato le mani sul familiare che aiutate o curate. Oppure l’avete insultato. In entrambi i casi, avete dei rimorsi e cercate continuamente di giustificare il vostro gesto. Eppure in fondo sapete che la violenza non è mai la risposta giusta.
Cosa fare?
Le indicazioni seguenti vi aiutano, procedendo per tappe, a meglio gestire la situazione in modo che non si ripeta più.
- Contattate immediatamente un’associazione specializzata che può ascoltarvi e aiutarvi. È meglio parlare a dei professionisti piuttosto che in famiglia o ai vostri amici, perché gli estranei non hanno implicazioni emotive e non tendono a minimizzare i fatti.
- AL LAVORO, spiegate la situazione al vostro superiore senza indicare i dettagli del vostro bisogno di aiuto. Menzionate lo sfinimento e la fatica, motivi che possono giustificare la vostra assenza dal lavoro per poter consultare un professionista.
- Organizzate l’aiuto e le cure in modo diverso. Delegare uno o più compiti può contribuire a calmare le acque. Consigli pratici - A casa - Organizzare la vita quotidiana.
- Quando avrete preso le misure necessarie, dite al vostro familiare che siete rammaricati.
- Ritagliatevi un po’ di tempo per voi per trovare dei momenti di riposo e relax: fate un’attività fisica moderata o della meditazione per riuscire a rilassarvi e a distaccarvi dalla situazione che state attraversando. Lo sfinimento è spesso la causa della perdita dell’autocontrollo.
Da consultare
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